Nuova pista ciclopedonale tra le frazioni di Massenzatica e Monticelli nel Comune di Mesola (FE).

Realizzato

Progettazione esecutiva, Direzione lavori,

Coordinamento della sicurezza e

Piano particellare di esproprio.

Stefano Beltrami Ingegnere



ing. Enrico Ravagnani, arch. Matteo Agnelliti

Comune di Mesola (FE)

Con partenza presso la piazza Vittorio Emanuele III a Massenzatica e punto di arrivo al cimitero di Monticelli, il percorso di progetto ha lo scopo di collegare le due località, costeggiando la già esistente via Guido Monaco (strada Provinciale SP11). 

La scelta che ha contraddistinto l’intero progetto è stata quella del concetto di “separazione”. Si è pensato al tipo di utenza: il ciclista lento, ben rappresentato dagli anziani o dai bambini che saranno i maggiori fruitori di quest’opera. Il ciclista lento ha bisogno di essere separato dal traffico meccanizzato, ed accetta anche sistemazioni meno ‘efficienti’ pur di avere un percorso sicuro. Pertanto la maggior parte del tracciato risulta autonoma, staccata dal corpo stradale e pavimentata in misto stabilizzato con finitura di depolverizzazione, costituita da impregnazioni successive e stesura di graniglia lapidea in tre successivi strati. Tale finitura è stata scelta per la particolare valenza ambientale della zona all’interno della quale è inserito il nuovo percorso.

La progettazione della pista ciclopedonale è stata divisa in due stralci funzionali:

  • STRALCIO 1: Comprende le opere relative alla realizzazione del piano viabile (ad esclusione del ponte metallico di attraversamento sullo Scolo Spinea), la costruzione del presidio di sponda e dei pali di fondazione del ponte e la realizzazione di parte dell’illuminazione pubblica con plinti, polifera e cavi (ad esclusione dei pali e delle lampade);
  • STRALCIO 2: Comprende le opere relative al completamento della pista ciclabile con la costruzione del nuovo ponte metallico di attraversamento sullo Scolo Spinea (a collegamento dei due tratti di ciclabile realizzati nello stralcio 1) e le opere di completamento della rete di illuminazione pubblica.

La fondazione della pista è stata realizzata con materiale inerte riciclato, la base è costituita da misto stabilizzato in cementato e il trattamento superficiale di depolverizzazione consiste nella stesura in strati sottili di malte bituminose, ottenute miscelando aggregati lapidei di qualità con emulsioni bituminose elastomerizzate ed idonei additivi, con eventuale aggiunta di acqua e di fibre e contemporanea stesura di graniglia di opportuna granulometria.

Il percorso ha una lunghezza totale di circa 900 m e come già accennato, prevede anche l’attraversamento di un canale esistente (Scolo Spinea). Il nuovo ponte, ad esclusivo uso ciclo-pedonale, è stato realizzato tramite profilati metallici e protezioni laterali costituite da tubolari diversamente orientati, aventi lunghezze differenti.