MESSA IN SICUREZZA SPONDE CANALE LOMBARDO
Consolidamento, a causa di elevato rischio idrogeologico, delle sponde del Canale Lombardo in Comune di Comacchio
STATO
Progettazione esecutiva
PRESTAZIONE
Progettazione, Direzione lavori,
Coordinamento della sicurezza
PROGETTO
Enrico Ravagnani ingegnere
COLLABORATORI
arch. Matteo Agnelliti
LUOGO
Comacchio (FE)
L’area di intervento riguarda il tratto del Canale Lombardo, parallelo alla SP15, per un tratto di circa 1.100 m, ricompreso tra la chiavica di regolazione di immissione dell’acqua (in corrispondenza della Manifattura Marinati) a ovest e il ponte pedonale del Parcheggio di Porta del Carmine a est.
La sponda nord, che costituisce la scarpata del rilevato su cui scorre la SP15, presenta segni di erosione e franamento diffusi per la maggior parte della sua lunghezza, dovuto all’azione della corrente dell’acqua del Canale Lombardo.
La vegetazione prevalente è costituita da prateria igrofila e rovi, con alcune presenze di alberature infestanti (Ailanto).
Il progetto prevede:
- sfalcio meccanico della vegetazione autoctona spontanea e potatura delle alberature autoctone, al fine di preservare le caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche dell’area, e rimozione delle specie infestanti;
- risagomatura della sponda con terreno di riporto così da ripristinare la pendenza adeguata del terreno pari a 3/2;
- posa di un sistema di consolidamento alla base della scarpata, costituito da pali infissi e pannelli di contenimento con trave parabordo e capitello di coronamento, tutto in legno di Azobé durame, oltre ad ancoraggi metallici infissi nel terreno del rilevato arginale.
L’Azobé, o Ekki, è una pianta ad alto fusto diffuso nella fascia equatoriale africana attorno al Golfo di Guinea. Per le sue ottime doti di resistenza meccanica e di durabilità l’Azobé è indicato per strutture portanti che devono sopportare notevoli sollecitazioni, anche se poste in opera all’esterno od in ambienti umidi. Da citare a questo proposito le ottime caratteristiche di durata in immersione nell’acqua marina, che ne fanno un ottima scelta per i lavori di porti e banchine navali.
L’uso del legno di Azobé nelle opere idrauliche era pratica diffusa nei Paesi Bassi già agli inizi del XX secolo.